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Il Centro storico di Fiumefreddo: una storia di Restanza e Resilienza per chi ama il Borgo sotto il segno del  Bello, del Buono e del Sano per un turismo esperenziale, emozionale, relazionale!

La nostra speranza in un futuro migliore non può venire e non verrà dai mercati, ma dalla cultura e dalla sua bellezza” – Salvatore Settis

Il Progetto Borgodifiume

Residenza Granatello: Open house with kitchen and terrace.

Ripartendo dal paesaggio, tutelando il territorio vorremmo dare voce ad un’idea di futuro che non ripudia il passato, ne ha nostalgia del passato, ma vuole mantenere un rapporto armonico tra uomini e luoghi, tra equilibrio naturale e territorio, tra cibo e salute, tra “consumo” della terra e riconciliazione ecologica con l’ambiente. E’ la coscienza del luogo che diventando possibile dà parola al territorio, rivoluziona lo sguardo dei nostri occhi alla ricerca della bellezza del paesaggio e pensa a condividere la comunità che viene.

ALBERGO DIFFUSO BORGODIFIUME
“UN PO’ CASA, UN PO’ ALBERGO” PER UN TURISMO SLOW,  SOSTENIBILE E DI COMUNITA’

Un viaggio slow per ritrovare sé stessi in un “museo all’aperto” nel borgo di Fiumefreddo Bruzio, uno dei borghi più belli d’Italia, per vivere un viaggio esperenziale.
Fuori dalle rotte turistiche tradizionali: un borgo, il suo paesaggio, il suo castello, le sue chiese, le opere di Salvatore Fiume.
Borgodifiume, grazie alla sua formula gestionale, si caratterizza per una marcata coerenza con i temi dell’autenticità, dell’esperienza, della relazionalità e della sostenibilità, ambientale e alimentare. Si dorme nella Residenza d’epoca Granatello, cuore dell’albergo diffuso,  o a Casa di Donna  Pasca o a Casa di Donna Rosa si mangia il cibo slow al Convivio, si beve il vino slow nella sua Enoteca. Girovagando alla ricerca di erbe spontanee, lungo i sentieri che portano all’Abbazia, al mare o all’orto di Rosa. L’autenticità dell’offerta turistica integrata di Borgodifiume propone più che una vacanza, uno stile di vita “slow” per prendersi cura di sé.

Vogliamo farvi sentire non turisti ma “residenti” seppur “temporanei”.

Un borgo, una residenza, un pò albergo, tanto casa con cucina e terrazzo, che ci riportano ai ritmi di un passato slow dimenticato…e ai saperi e sapori del buono che che fa bene all’ambiente e alla salute. 

La Residenza d’Epoca Granatello nasce nel Palazzo Granatello con la diffusione della concezione dell’ecoturismo, si distacca dai principi dell’industria alberghiera tradizionale, per promuovere un nuovo approccio alla ospitalità ispirato alla valorizzazione e tutela del paesaggio e  del territorio, per un turismo di comunità, sostenibile,  ed emozionale. La Residenza d’epoca Granatello sorge nella piazza di Santa Domenica, nel Palazzo Granatello, palazzo gentilizio ristrutturato nel XVII sec. ed è suddiviso in un appartamento e sei camere. Palazzo Granatello è un palazzo storico pieno di fascino e suggestivo disposto su tre livelli con terrazzo panoramico che si affaccia sul borgo e domina il mare e l’antica porta da dove partiva il sentiero medioevale conducente al mare, oggi ripristinato come passeggiata panoramica. La proposta progettuale di base volta alla conservazione dell’esistente, ha mantenuto lo spirito dell’edificio storico, attraverso un rinnovo fatto di interventi leggeri e a secco. La ristrutturazione ha avuto un impatto ambientale bassissimo perchè non si è costruito nulla di nuovo, si è restaurato ciò che già esisteva. Se guardiamo al futuro dimentichiamo il turismo di massa. Vincerà la voglia di conoscere i borghi Slow per un turismo esperenziale, emozionale e relazionale.

Il nome del Palazzo appunto ” Granatello” rimanda a campo di melograno e ai luoghi più suggestivi di Portici (lungomare Granatello e porto Granatello)da cui si può ammirare Ischia, così chiamati, perché in zona sorgeva una rigogliosa piantagione di melograni. Ma il fascino del Granatello del borgp è anche questo: uno spirito del tempo che sembra non aver mai abbandonato questi luoghi, nonostante la speculazione edilizia e l’abusivismo della costa. Un fazzoletto di mare che ricorda, agli abitanti del Borgo e,  come a tutti coloro che raggiungono questa piazza, come la bellezza possa sempre prevalere, anche negli angoli più inaspettati e intrisi di storia: quella che racconta di pescatori e naviganti che hanno costruito la loro vita intorno a questo specchio d’acqua e a questo lembo di terra  che spazia dal Mar Tirreno fino a Capo Vaticano.  Un luogo dell’anima anche per chi su queste terre regnava. Siamo nella prima metà del Quattordicesimo secolo i Salvacossa, originari dell’ Isola di Ischia, erano proprietari ed armatori di navi; furono loro a dare il nome al Palazzo? Pietro Salvacossa fu vice-ammiraglio al servizio di Carlo I d‟Angiò (1227-1285). Il figlio Pietruccio nel 1335 divenne Capitano Generale del Ducato di Calabria e nel 1337 comprò Fiumefreddo e ne divenne “Signore”,  il ramo dei Salvacossa, Signori di Fiumefreddo, si estinse nel 1383, Oreste Dito, “Calabria”Edizioni Brenner, Cosenza, 1981, p. 214. Franco Del Buono, “I Salvacossa Conti di Belmonte e Signori di Fiumefreddo”, Calabria Letteraria, n. 7-8-9, Soveria Mannelli CZ, 2009. pp. 34-35. 20. Il Palazzo ristrutturato e ampliato nel seicento con ampi spazi comuni è stato restaurato nel rispetto degli elementi architettonici tradizionali, travi in legno, archi, pavimenti in cotto e muri in pietra, riportati a nuova vita da un attento restauro,  per unire al richiamo del passato una vista unica con finestre e balconi che spaziano nell’azzurro di cielo, mare. e montagne

 

Abbelliscono l’ingresso alle camere un androne coperto con volte ed un terrazzo panoramico soprastante alla cucina. Le nostre sole sei camere creano un ambiente esclusivo, amorevolmente restaurate con l’intento di preservare l’essenza e il fascino dei vecchi tempi, le antiche travi sono a vista, i mobili in stile sono pezzi unici. Lasciatevi trasportare dal silenzio e dai colori del mare, del cielo e delle dolci colline, in un luogo dove ciò che conta è la lentezza, la leggerezza, il profumo della terra e dei mare, o la magia di un tramonto. Una oasi di pace e lentezza, dove sarete accolti con il calore di una residenza privata per un soggiorno in armonia con la natura, l’arte, il cibo e il vino. Non è un hotel, non è un relais, non è un agriturismo ma è …. Una Residenza d’epoca nel Borgo di Fiumefreddo… 

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Osteria “ConVivio”non una semplice osteria con l’orto ma un luogo dove trovare il cibo buono e sano. I nostri piatti vogliono raccontare l’incontro dei sapori antichi con la voglia di mangiar sano.

Il ConVivio non è un banale esercizio commerciale ma un luogo dove stare bene, un luogo di persone che mangiano insieme. un luogo dove territorio, artigiani del cibo e vignaioli contribuiscono in maniera sostenibile a salvare “il buono che fa bene” e a creare una Comunità del cibo contro il colonialismo alimentare. Le parole d’ordine dell’EnOsteria sono identità, semplicità e consapevolezza delle materie prime, della filiera corta e dei prodotti del territorio, buoni per l’ambiente, buoni per la salute e giusti nel prezzo. Il cibo assume un ruolo decisivo all’interno di uno stile di vita sano e equilibrato. I vini che proponiamo sono il frutto di ricerche personalmente condotte sul campo. Privilegiando sempre i piccoli vignaioli, per noi artigiani artisti, che lavorando direttamente in azienda hanno saputo trasmettere al vino un’anima, oltre che una qualità eccezionale. La miscela borghi e sapori è formidabile perché non serve costruirla, c’è già, o quanto meno ve ne è una traccia forte e visibilmente persistente nelle tavole imbandite delle occasioni speciali dove magicamente (dopo ore di dedizione in cucina, in realtà) appaiono piatti apparentemente semplici ma che racchiudono ingredienti spesso introvabili nelle città e ricette che non prevedono la pesatura degli ingredienti ma tanto occhio, pratica, gusto e passione di ospitare. Queste materie prime locali spontanee o coltivate, a chilometro zero, raccolte magari la mattina presto come succede spesso anche per il Convivio coltivate negli orti familiari, senza usare prodotti nocivi, formano parte integrante di un desiderio culturale e gustativo di ancoraggio alla propria terra, che non è solo identitario e di attaccamento ai luoghi, ma è fatto anche dalla consapevolezza del beneficio di mangiare quei cibi e non altri, standardizzati e senza personalità.

La Residenza d’Epoca è in Vico Granatello, 13  tel. 0982 71864               www.borgodifiume.it info@borgodifiume.it

Residenza d’Epoca Vicogranatello 

ll ConVivio con la sua Enoteca ’A Piazzetta sono in Largo Salvatore Fiume  www.osteriaconvivio.it                      tel. 0982 621023.

Altitudine Borgo: 220 slm
Citta’ piu vicina: Cosenza
Stazione ferroviaria: Paola (15 Km. )

In auto A 3 Salerno-Reggio Calabria uscita Lagonegro Nord o Cosenza Nord

Distanza dal mare: 2 Km.
tramite percorso pedonale 1 Km.
Aereoporto internazionale:
Lamezia Terme (35 Km.)